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Visualizzazione dei post da maggio, 2015

Spanish Harlem, ritmo a base di Salsa

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"Passo base, 1-2-3, pasitos , abbiamo la vuelta destra/sinistra che si distingue a in giro esterno (dx/sx) e giro interno (dx/sx), e il mezzo giro (dx e sx)", spiega la maestra Monica Manzo della scuola Spanish Harlem di Salerno. E in sottofondo Enrique Iglesias canta Con tu física y tu química también tu anatomía  La cerveza y el tequila y tu boca con la mía  Ya no puedo mas (ya no puedo mas)  Ya no puedo mas (ya no puedo mas)  Con esta melodía, tu color, tu fantasía  Con tu filosofía mi cabeza esta vacía  Y ya no puedo mas (ya no puedo mas)  Ya no puedo mas (ya no puedo mas) C'è  bisogno di dare colore alla vita, meglio se a ritmo di salsa cubana o portoricana. Non conta conoscere i passi, non basta essere puntuali alla lezione, non serve ancheggiare movimenti scomposti, la Spanish Harlem   impone una sola regola: D-I-V-E-R-T-I-R-S-I. I maestri Salvatore Inghilleri, Mario Desiderio e Monica Manzo con la DJ Germana e Valentino Vigilante

Se balla da sola, tu falla ballare

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Mi dicono che ... "Guarda la tua donna se dorme o se si muove le cose che conserva e le sue voglie nuove. È stupido giocare con chi non sta giocando  lei dondola su un ponte perché ti sta cercando.  Non confonderla fatti trovare  tu per lei sei la strada migliore  dalle tempo e vedrai. Se balla da sola tu falla ballare sei tu la sua vita e non vuole sbagliare con te. Se parla da sola tu stalla a sentire l'amore sa farsi del male e curarsi da sé balla da sola e magari lei balla per te." Pooh Quando una donna decide di ballare da sola? Quando comprende che basta a se stessa e che non deve più subire il delirio di onnipotenza di un uomo? Quando una donna decide di risplendere per se stessa e non per gli altri? A 30 anni. O meglio quando ha raggiunto la piena conoscenza di sé. Proprio quando inizia a ballare da sola, proprio quando decide che basta a se stessa, quando non darà più l'opportunità a qualcuno di ferirla.  Sappiate miei cari uomini c

Una parola: sfiga!

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Mi dicono che  Non bisogna essere superstiziosi. Oltre tutto porta male. Luciano De Crescenzo, I pensieri di Bellavista , 2005 Il termine superstizione deriva dal latino ( superstitio  parola composta da sùper , sopra, e stìtio , stato): Cicerone nella sua opera De natura deorum  definisce “superstiziosi” coloro che pregavano insistentemente le divinità affinché i loro figli sopravvivessero, fossero cioè superstiti (ovvero sani e salvi). Il termine ha poi assunto nei secoli un significato più ampio: infatti si intende quell'atteggiamento di prudenza di un soggetto per prevenire le ritorsioni di contingenze negative. La superstizione è un fenomeno estremamente diffuso, praticamente universale, non esiste infatti Paese al mondo che possa dirsi totalmente indenne da pratiche di tipo superstizioso.Curiosamente, la superstizione è un fenomeno che riguarda moltissime persone a prescindere dal loro grado di cultura (quantunque l’ignoranza rappresenti una condizione facilitante

Mal d'Amore

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Mi dicono che ... Se un piatto o un bicchiere cadono a terra senti un rumore fragoroso. Lo stesso succede se una finestra sbatte, se si rompe la gamba di un tavolo o se un quadro si stacca dalla parete.  Ma il cuore, quando si spezza, lo fa in assoluto silenzio.  Data la sua importanza, ti verrebbe da pensare che faccia uno dei rumori più forti del mondo, o persino che produca una sorta di suono cerimonioso, come l'eco di un cembalo o il rintocco di una campana.  Invece è silenzioso, e tu arrivi a desiderare un suono che ti distragga dal dolore.  Se rumore c'è, è interno.  Un urlo che nessuno all'infuori di te può sentire.  Un boato così forte che le orecchie rintronano e la testa fa male.  Si dimena nel petto come un grande squalo bianco intrappolato nel mare; ruggisce come la mamma orsa a cui è stato rapito il cucciolo.  Ecco cosa sembra e che rumore fa.  È un'enorme bestia intrappolata che si agita, presa dal panico; e grida come un prigioni